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Roma, 18 giugno 2003
DISPOSIZIONI PER L'ATTUAZIONE DELL'ARTICOLO 68
DELLA COSTITUZIONE
NONCHÉ IN MATERIA DI PROCESSI PENALI
NEI CONFRONTI DELLE ALTE CARICHE DELLO STATO

Seguito della discussione della proposta di legge Boato:

Stenografico Aula in corso di seduta n. 325 di mercoledì 18 giugno 2003
Intervento di Marco Boato per dichiarazione di voto

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne ha facoltà.

MARCO BOATO. Signor Presidente, intervengo brevemente perché sono già intervenuto più volte e, purtroppo, ho poco tempo a disposizione.

Come tutti noi - credo - ho ascoltato con grande attenzione ciò che ha detto poco fa il collega Maccanico, apprezzando anche il modo in cui si è espresso.

Sono assolutamente condivisibili - l'ho ripetuto più volte - le obiezioni che egli ha sollevato rispetto alla norma contenuta nell'articolo 1, riguardanti il profilo della assoluta estraneità di materia rispetto a disposizioni - tuttora recanti la mia firma - di attuazione dell'articolo 68 della Costituzione.

Fin dall'inizio - a differenza del collega Maccanico, anche se rispetto la sua opinione - e in coscienza, mi sono convinto - riflettendo e consultando anche dei giuristi - sulla non possibilità, a parte l'estraneità di materia, di introdurre norme di questo tipo attraverso una legge ordinaria.

Al di là della discussione nel merito specifico della rilevanza tecnico-giuridica delle norme, sono convinto che, introdotte con legge ordinaria, le disposizioni contenute nel nuovo articolo 1 della proposta di legge siano irrimediabilmente e insuperabilmente viziate di incostituzionalità.

Per questo sono convinto che il 25 giugno la questione di non manifesta infondatezza della costituzionalità verrà sollevata e, quindi, sarà la Corte costituzionale - dopo il semestre italiano di presidenza del Consiglio europeo - che giudicherà al riguardo.

Per questo, signor Presidente, ho presentato un unico emendamento interamente soppressivo dell'articolo 1.
Voterò a favore degli altri emendamenti - sottoscritti per i Verdi dal collega Cento - che intendono ridurre il danno provocato da quelle norme.

Comunque, la questione insuperabile è che in questa proposta di legge l'articolo 1 non poteva essere introdotto, non solo per estraneità di materia - che, a questo punto, è persino da considerarsi una questione secondaria -, ma anche perché disposizioni di quel tipo possono essere eventualmente introdotte soltanto con un disegno di legge costituzionale.

Non si può aggirare l'articolo 3, l'articolo 112 e una serie di altri articoli della Costituzione che ho già più volte citato, ma, soprattutto, non si può aggirare l'articolo 138 della Costituzione, perché questo è ciò che sta avvenendo.

Questo è il motivo per cui preannuncio l'espressione del nostro voto favorevole sugli emendamenti in esame, tesi a sopprimere l'articolo 1 del provvedimento in discussione. Per non chiederle di intervenire successivamente, preannuncio anche il nostro ed il mio personale voto favorevole (anche se non li ho sottoscritti) su tutti gli altri emendamenti che, a nome dei verdi, sono stati sottoscritti dal collega Paolo Cento.

Preannuncio inoltre, come ho già fatto ieri sera, con assoluta lealtà e trasparenza, che, in sede di votazione finale del provvedimento, a titolo esclusivamente personale, mi asterrò, mentre i colleghi del gruppo dei verdi, per le regioni più volte esposte, esprimeranno un voto contrario: non condivido, infatti, l'articolo 1 del provvedimento, ma ho contribuito a scrivere, insieme a vari colleghi, gli articoli da 2 a 9 del testo normativo che contino a condividere pienamente; pertanto, bilanciando le due valutazioni, mi asterrò, ma lo motiverò meglio in sede di dichiarazione di voto finale (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Verdi-l'Ulivo).

 

  Marco Boato

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